Campionati simulatore RF2.

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  1. Direzione
     
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    Campionati simulatore RF2.



    Cercare di analizzare rFactor 2, e arrivare a sintetizzare il tutto con un voto, è impresa veramente difficile. Questo perché il titolo Image Space Incorporated ha sempre seguito delle traiettorie tutte sue, dando spesso l’impressione di essere troppo legato a dinamiche oramai superate nel mercato attuale. Basti pensare che, difatti, il titolo di cui stiamo parlando è uscito sul mercato nel 2012, con una open beta che è stata disponibile fin da subito a pagamento. Sottigliezze stilistiche a parte, in ogni caso, l’uscita del titolo risale proprio a tre anni fa, ma mentre i competitor sgomitavano per arrivare su Steam (Assetto Corsa in primis), la produzione in questione sceglieva di appoggiarsi su una soluzione proprietaria, tagliandosi volontariamente dai circuiti che, è inutile negarlo, consentono oggi di arrivare al grande pubblico. Perché, allora, recensire oggi rFactor 2? Ufficialmente, il gioco è uscito dalla fase beta nel marzo scorso, ma solo da pochi giorni è finalmente disponibile su Steam; ora che il simulatore in questione ha finalmente guadagnato la potenziale notorietà che merita, allora, è tempo di capire cosa può offrire all’appassionato di giochi di guida.

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    Ho già Assetto Corsa, che bisogno c’è di comprare anche questo?
    Intendiamoci: i veri appassionati di titoli di guida sono sempre stati a conoscenza dell’esistenza di rFactor 2, ma l’assenza del gioco dalle piattaforme di vendita più note ha fatto sì che il titolo rimanesse estremamente di nicchia. Tutto ciò vuol dire che la grande massa di giocatori non così vicina ai simulatori di guida, ma comunque potenzialmente interessata a giochi di questo tipo, è rimasta tagliata fuori, e ha ripiegato su alternative più note e conosciute, come Assetto Corsa. Non bastasse tutto ciò, Image Space Incorporated ha previsto fin dall’inizio politiche di prezzo anacronistiche: attualmente, ad esempio, il titolo è proposto su Steam con tre soluzioni differenti; una consente di giocare solo offline, e costa € 30: per giocare online, i possessori di questa versione devono sborsare – ogni anno – altri € 10. Per avere la versione completa di single player e multiplayer, invece, il costo è € 80. Il paragone con gli altri titoli di guida, al di là del valore dei giochi di cui stiamo parlando, non si pone nemmeno: Assetto Corsa, con € 45, consente di avere un’esperienza completa, senza ulteriori esborsi (se si escludono i DLC post-release). Anche Project CARS, volendo allargare un po’ le maglie della comparazione, permette di avere un pacchetto completo intorno ai € 50. Si può arrivare a pensare, allora, che dal punto di vista del prezzo il competitor scelto da rFactor 2 sia iRacing, ma questo titolo è presente sulla scena da anni, ed è in una posizione nettamente più forte rispetto al gioco che stiamo analizzando.
    Anche i contenuti offerti hanno sofferto in qualche modo della migrazione sulla piattaforma Valve: nel momento in cui scriviamo, infatti, il Workshop di Steam è pienamente supportato, ma il grosso delle creazioni dei modder deve ancora arrivare. L’interrogativo riguarda “se” le mod arriveranno, ma anche “quante” di quelle già presenti verranno proposte. Si tratta di un aspetto importante, perché così come nel primo rFactor, anche questa seconda iterazione propone un livello assai basso di contenuti creati dagli sviluppatori; la differenza, allora, la fanno i contenuti di terze parti, che però non sembrano essere presenti con la stessa qualità e quantità del passato. L’arrivo del titolo su Steam, forse, potrebbe cambiare le cose, ma come vedremo anche in seguito, forse è già troppo tardi.

    Piacere di guida
    rFactor 2, dunque, appartiene a un genere di nicchia, e fino ad ora sembra non aver voluto far nulla per uscire dalla sua ristretta cerchia degli appassionati di simulatori duri e puri. Chi riesce ad andare oltre i suoi evidenti difetti, però, troverà una esperienza simulativa che francamente ha pochi rivali sul mercato.
    Partiamo dai contenuti: come detto in precedenza, chi acquista rFactor 2 troverà al suo interno i contenuti sviluppati nel corso degli anni scorsi dallo sviluppatore; tra questi, parlando dei veicoli, trovano posto alcune categorie a ruote scoperte, come la Formula Renault e le Indycar, ma anche la Formula ISI, versione fittizia delle vetture di Formula 1 della stagione 2012. Per quanto riguarda le ruote coperte, invece, spiccano le Renault Megane (ancora molto utilizzate online), ma anche incursioni nel mondo delle corse americane con le Stock Car, e piacevoli variazioni sul tema come i Kart. La quantità di categorie fittizie, però, spingono a dire che difatti il divario con altri titoli di guida presenti sul mercato è evidente. Questo, in effetti, è proprio un difetto che dovrebbe essere risolto con l’arrivo dei contenuti dei modder, su cui però pesano gli interrogativi che esprimevamo in precedenza.
     
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